SCIOPERO TAXI 23 MARZO COSA CAMBIA PER GLI NCC

SCIOPERO TAXI 23 MARZO NCC
Confermato lo sciopero nel traspoirto TAXI per  giovedì 23 marzo 2017.
Ci viene segnalato il seguente articolo del La Stampa da un lettore e volentieri pubblichiamo.

Mentre resta per il momento confermato lo sciopero indetto dai tassisti giovedì 23 marzo 2017, il ministero dei Trasporti continua a lavorare per trovare una quadra nel riordino del sistema del servizio pubblico non di linea. Dopo l’incontro con le associazioni rappresentative del settore Taxi un mese fa e l’apertura del tavolo con i Taxi e gli Ncc, oggi al Mit il viceministro Riccardo Nencini ha incontrato i vertici di Uber Italia, il servizio di trasporto per prenotare una corsa tramite app. 


L’auspicio è che si arrivi alla riforma di un settore “regolato ormai da leggi vecchie di 25 anni, obsolete”, sottolinea il general manager Carlo Tursi. Insomma, un’apertura del mercato con soluzioni low cost: “Ci auguriamo - dice al termine dell’incontro - che di riforma vera di tratti. Per noi la riforma deve essere una legge che trasformi un servizio che oggi è per pochi in un servizio per tutti, più accessibile per chi vive anche nelle periferie e nei piccoli Comuni d’Italia. Ci auguriamo che la riforma vada in questa direzione perché oggi sappiamo che è possibile grazie alle tecnologie, che permettono di effettuare prenotazioni in tempo reale”. 
Intanto le rappresentanze dei taxi sono state convocate dal ministero mercoledì pomeriggio e quelle Ncc per la prossima settimana. Conciliare le ragioni dei tassisti che pagano a caro prezzo le licenze e usano tariffe a prezzi fissi con il mercato aperto che chiede Uber, assicura Tursi, si può. L’importante è definire “regole chiare” - anche per gli intermediari che consentono di effettuare le prenotazioni, quindi per le piattaforme -. Ma si pensa anche di definire alcune zone protette (“ambiti di operatività esclusivi” li definisce Tursi) per gli Ncc e a delle “forme compensative” che consentano ai tassisti che hanno investito i propri risparmi nell’acquisto di una licenza di non subire impatti negativi nella transizione verso un sistema più aperto.  
“Sono pronti per il confronto - fanno sapere dal ministero - una bozza del decreto interministeriale Mit-Mise attuativo dell’articolo 2 DL 40/2010 per misure ’tese ad impedire pratiche di esercizio abusivo del servizio taxi e del servizio noleggio con conducente o, comunque, non rispondenti ai principi ordinamentali che regolano la materia’ e una prima stesura dei principi per attuare la delega di riordino del settore inserita nella legge quadro 21/92, ’Concorrenza’, di prossima approvazione”. Per il ministero dei Trasporti il percorso individuato sta portando alla “definizione dei principi oggetto del confronto”. 

Questa la risposta di UBER a questa situazione ingarbugliata e sempre più complicata.