Situazione NCC di Roma

Abbiamo letto nei giorno scorsi una lettera di un giovane collega NCC di Roma che ci ha molto colpito e che descrive con molta chiarezza e semplicità la situazione che si vive nella Capitale nel nostro settore NCC.
Attendiamo molti commenti!! Questo il testo originale: =============================
Sig. Gianni Alemanno, ho ventisei...
anni, e una gran voglia di lavorare, come ho sempre fatto, nonostante frequentassi la scuola, da quando avevo sedici anni. Sono sempre stato una persona ambiziosa con tanta voglia di guadagnare lavorando sodo e impegnandomi a pieno sul lavoro. Ho lavorato come segretario, come istruttore di scuola guida, in aeroporto come operaio, fino a quando lavorando come autista privato di un petroliere ho avuto nel 2009 “l’occasione” di aprire e gestire una stazione di servizio tutta mia fuori Roma, ad Anguillara Sabazia.

Nel giro di due anni, dopo aver investito 35.000,00 euro per l’acquisto del carburante e di tutti gli accessori che avrei potuto vendere sull’impianto, mi sono ritrovato con il conto corrente a zero. Non era l’attività giusta per i progetti che avevo io. Era lontana da casa mia e la clientela non abbastanza da potermi garantire uno stipendio e il mio fatturato non è mai salito. Ho deciso di cedere l’attività e mi sono rimboccato le maniche.

Nel Gennaio del 2011 parlo con mio padre, al quale chiedo un aiuto per l’acquisto di una licenza del Comune di Roma di Noleggio Con Conducente e dopo tante peripezie riusciamo a trovare la banca che fosse disposta ad erogare il finanziamento. Inizio a cercare sul quotidiano settimanale Portaportese qualcuno che la vendesse. Dopo varie ricerche trovo il venditore e acquisto la licenza NCC per il modico prezzo di 65.000,00 euro autovettura esclusa, una bella sommetta per un ragazzo di 26 anni che però va fiero di averla acquistata del Comune di Roma.
Ero sicuro di poter trovare lavoro senza problemi, che qualsiasi cooperativa o ente pubblico avrebbe preferito la famosa Licenza di Roma piuttosto che le tantissime licenze di fuori regione che transitano su Roma ormai da anni penalizzando noi che crediamo ancora nella tutela servizio. E invece mi ritrovo a inviare e-mail quotidianamente ad ogni ufficio, studio, cooperative, enti pubblici, con la speranza di qualche chiamata da parte di qualche nuovo cliente che richiede il servizio di noleggio con conducente. Ma da maggio ad oggi nessuno mi ha contattato.

I nervi iniziano a logorarmi lo stomaco, la Licenza di Roma inizia a deludermi, non voglio pensare che anche questa volta abbia fatto l’investimento sbagliato. Penso, forse avrei dovuto comprare invece che una licenza di Roma, una licenza fuori regione, magari di Chieti, Pescara o di qualche altro paesino sperduto sulle montagne abruzzesi o nel sud Italia. Lì le quotazioni delle licenze scendono vertiginosamente. Siamo intorno ai 10/15 mila euro e svolgono lo stesso servizio che svolgo io… incredibile no?
Eppure è così, ormai su Roma sono più le licenze di fuori regione che quelle di Roma. Lavorano per Eni, Camera Dei Deputati, Senato, Enel, Ambasciate, Turismo, Alberghi, grandi società, massacrando i prezzi portandoli al minimo per non rimetterci dal punto di vista economico, puntando sulla quantità dei servizi e penalizzando il servizio di NCC che nasce prettamente per una clientela particolare che desidera un servizio elegante con autovetture appariscenti, costose e pulite dotate di ogni confort, con autisti professionisti discreti e riservati in giacca e cravatta. Mi rendo conto dopo solo tre mesi che ho acquistato la licenza che è sempre più difficile procacciarsi il lavoro, trovare l’azienda che crede ancora nella licenza di Roma e trovare il cliente che paga il servizio come dovrebbe essere pagato.

Questa professione sta diventando un alternativa ai classici e comuni taxi, con la differenza che tante volte, anzi spesso, questo servizio costa molto meno di un comune taxi. Noleggiatori con licenza di fuori regione fanno servizi a partire da 25 euro dall’aeroporto per Roma centro, disposizioni che vengono pagate meno di 20 euro l’ora, mentre io che mi sono indebitato per 65.000,00 euro e pago le tasse regolari, più alte di un noleggiatore di Chieti, emetto fatture e ricevute ad ogni corsa che faccio lavoro la metà di quello che lavora una licenza di fuori regione. A me non sembra giusto! Mi sento abbandonato e non tutelato dal comune di Roma, sono deluso per quello che succede.


Allora mi domando da qualche giorno quale sia stata la convenienza di acquistare una licenza di Roma a 65.000,00 euro, quando invece con una somma decisamente più bassa avrei svolto lo stesso servizio? Come sono tutelati i Noleggiatori di Roma? Non siamo privilegiati rispetto alle altre licenze? Non dovremmo esserlo? Visto il costo così alto rispetto alle licenze “burine” non dovrebbero essere più valorizzate quelle di Roma? Perché nessuno della Giunta Capitolina non fa qualcosa di concreto per chi ancora crede nella Città di Roma svolgendo il proprio servizio a regola d’arte portando lo stemma del Comune di Roma sulla targa della propria auto e facendo figurare il servizio di Roma come un servizio che a differenza di molti altri funziona? Con una licenza bar di Bologna un cittadino può aprire un locale a Roma? Gli autobus di Chieti possono fare il servizio che fa un mezzo dell’Atac su Roma? E un taxi di Firenze può svolgere il servizio su Roma? Tutte cose assurde, ma allora perché una licenza fuori regione fa quello che vuole e svolge il proprio servizio nella Capitale senza rispettare le regole?

Sono deluso da questo menefreghismo da parte di chi dovrebbe tutelare un po’ di più un cittadino che porta alto l’onere della propria città, che porta lo stemma del comune di Roma e lo stemma dell’Atac. Tutto questo non è giusto. I problemi reali che si leggono sul giornale sono altri invece, come quello di rifare la pavimentazione per evitare che i tacchi a spillo si incastrino nei sampietrini. Tutto questo non è giusto, soprattutto per chi come me ha investito il suo futuro in un attività che non è tutelata da parte del comune.

Spero, Sig. Gianni Alemanno che sarà Lei a leggere questa lettera, anche se dubito la riceverà Lei direttamente. Mi auguro che col tempo qualcosa cambierà, potrei essere suo figlio, si metta una mano sulla coscienza e pensi a questo problema che ormai sembra irrisolvibile.

Spero di ricevere un Suo gentile riscontro in merito alla presente, con l’occasione Le porgo i miei più cordiali saluti.

Titolare di licenza di ROMA N° 848
==========================================================
 Fonte: Il Messaggero