La lista delle licenze NCC da depennare
Il 29 dicembre 2014 Il Tempo pubblicava la lista dei cosiddetti "comuni canaglia", ovvero le città da dove provenivano il maggior numero di licenze considerate abusive. Il dossier era stato stilato dall’Anar, Associazione nazionale autonoleggiatori di Roma, che ha svolto un vero e prorpio lavoro di intelligence. Oggi, a quasi un anno e mezzo di distanza, contiamo numerose città in cui le licenze sono state sequestrate, mentre in altri casi i Comuni le hanno ritirate in autotutela. Oltre Greccio, casi-scuola sono quelli di Lenola, in provincia di Latina, appena 4.000 abitanti e oltre 50 licenze operative nella Capitale, di Velletri e di San Vito Chietino: in tutti questi casi, sono stati effettuati sequestri da parte della Guardia di Finanza. Fiamme gialle al lavoro nel corso del 2015 anche a Cerva, in provincia di Catanzaro.
Un repulisti che ha portato altri comuni, segnalati in rosso nel dossier dell’Anar, a revocare le licenze: Villafranca in Lunigiana, Sant’Elena Sannita (Isernia), Taviano (Lecce) e la stessa Rieti. Anche qui la costante era sempre la stessa: pochi abitanti, poco turismo, tante licenze e la stragrande maggioranza assegnate a persone nate o residenti a Roma. Senza contare che indagini in corso si contano in altri 10 comuni, che presto potrebbero finire nell’occhio del ciclone. In favore dei noleggiatori danneggiati, invece, si è schierata l’Anitrav, Associazione nazionale Ncc, che sta provando a salvare il lavoro degli operatori coinvolti, ottenendo dove sia possibile il ripristino provvisorio delle licenze, come è accaduto nei comuni di Fara in Sabina e Bellegra, per lo meno dove non si intravedono violazioni di tipo penale.
(Tratto da: Il Tempo)